Arabia Saudita, così l’Aseer cerca turisti

Il piano di sviluppo dell’Arabia Saudita passa attraverso la crescita di ogni regione del Paese. Ed è proprio partendo da un’attenta analisi delle micro-realtà del Regno che ha avuto luogo il primo Aseer Investment Forum, organizzato il 3 dicembre nella città di Abha. Al centro appunto la regione dell’Aseer.

Tra i partecipanti oltre 700 ospiti, tra cui Turki bin Talal Al Saud, governatore dell’Aseer, Khalid Al-Falih, ministro degli Investimenti, Ahmed Al Khateeb, ministro del Turismo e il segretario generale dell'Unwto Zurab Pololikashvili.

Sul fronte investimenti, “occorre promuovere l’Aseer a livello globale - ha sottolineato Pololikashvili -. Come Unwto lavoreremo per rendere questa regione attrattiva per i turisti di tutto il mondo”.

Costante è già adesso l’impegno della Aseer Development Authority, che in collaborazione con il Governo centrale guarda al futuro. Tra i progetti, la realizzazione di uno scalo aeroportuale capace di veicolare fino a 10 milioni di passeggeri l’anno entro il 2030, l’implementazione di un’offerta alberghiera non soltanto di lusso ma anche 3 e 4 stelle in linea - se non addirittura superiore - agli standard dei mercati già maturi, nonché una serie di attrazioni come parchi acquatici, Spa e centri commerciali. “Siamo la prima regione dell’Arabia Saudita la cui strategia di sviluppo è stata approvata dal Governo”, ha sottolineato Hashim Al Dabbagh (nella foto), ceo dell’Aseer Development Authority, nell’intervista rilasciata a TTG Italia. “Vogliamo diventare una destinazione di punta per tutto l’anno, e stiamo operando seguendo sei direttrici: intrattenimento, shopping, sport, cultura, natura e hospitality”.

A oggi l’Aseer si caratterizza per flussi principalmente domestici o in arrivo dai Paesi del Golfo (nel 2021, 99,7% del totale) ma la percentuale dei visitatori stranieri aumenterà. G. G.

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