Tsunami: a sei mesi dal disastro il bilancio della Farnesina sugli aiuti (1)

A sei mesi dallo Tsunami nel sudest asiatico la Farnesina traccia il primo bilancio degli interventi. A fine giugno saranno pienamente operative le iniziative avviate nell'ambito della sanità, dell'istruzione, della ricostruzione degli alloggi e della protezione dei minori. I risultati conseguiti sono il frutto della collaborazione tra i vari enti che operano nei paesi colpiti. I due uffici della Cooperazione italiana a Colombo e a Giakarta e le organizzazioni non governative hanno collaborato per indirizzare le somme stanziate lì dove ce n'era un reale bisogno. A Colombo, Giakarta e Bangkok sono arrivati quasi 17 milioni di euro per finanziare le prime attività di ricostruzione. Altri 16 milioni sono stati destinati dalla Cooperazione italiana ad obiettivi riconosciuti come prioritari dalle Nazioni Unite: la pesca in Sri Lanka, Indonesia, Somalia e Thailandia (Fao); la ricostruzione degli alloggi in Sri Lanka in Indonesia (Habitat e Iom); gli aiuti alimentari alle scuole e per sostenere le azioni di 'food for work' in Somalia e Sri Lanka (Wfp); il sostegno psico-sociale in Indonesia (Oms). Per l'assistenza ai campi profughi in una delle zone piu' colpite dello Sri Lanka sotto il controllo Tamil, la Cooperazione italiana e la Croce Rossa hanno realizzato un centro sanitario da campo dotato di 6 cliniche mobili. In Sri Lanka il rischio era di creare sovrapposizioni con la Protezione Civile, che dal 2004 può effettuare missioni di emergenza all'estero. Ma è stato scongiurato individuando ambiti territoriali distinti. La Cooperazione italiana si è concentrata nei distretti di Ampara, Batticaloa, Hambantota, Kalutara; mentre la Protezione Civile ha operato negli altri tre distretti colpiti dal maremoto, Trincomalee, Galle e Matara - segue -

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