Il commento del direttore
Remo Vangelista
Doccia fredda per le decine di migliaia di cittadini israeliani che sono rimasti bloccati all’estero per lo stop ai voli nel corso del conflitto con l’Iran lo scorso mese di giugno. Le quasi due settimane di stop, durante la quale i viaggiatori, oltre centomila secondo le ultime stime, si sono visti costretti a rimediare soluzioni di fortuna fino all’avvio di voli di rimpatrio, non riceveranno alcun rimborso.
E’ stato lo stesso Daniel Schwartz, il ministro delle Finanze israeliano, ha confermare nella Knesset, il Parlamento del paese, che lo stato non risarcirà economicamente nessuno dei viaggiatori rimasti a terra a causa della guerra contro l'Iran, si legge su Preferente.
La decisione ha suscitato enormi polemiche nel Paese, considerando che la richiesta era di coprire almeno una parte dei costi sostenuti, ma l’esborso sarebbe stato troppo ingente. Da qui la decisione di lasciare i malcapitati al loro destino.