Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Luftverkehrsteuer”: questo il nome tedesco della ‘tassa sull’aviazione’, conosciuta come tassa sui viaggi. Un’imposta che il governo Merz aveva promesso si ridurre, ma che resterà in vigore così com’è almeno per tutto il prossimo anno.
Come ricostruisce travelmole.com, la riduzione della tassa sui voli è stata rimandata, causando la delusione del settore turistico.
Mentre il governo è alle battute finali della stesura del bilancio federale per il 2026, fonti governative hanno dichiarato all’agenzia di stampa tedesca (Dpa) che “al momento non c’è margine di manovra per questo nel bilancio federale”. La priorità va infatti al bilancio della difesa e alle infrastrutture.
La tassa è una delle più elevate in Europa ed è stata aumentata del 19% a maggio dello scorso anno. Gli importi vanno dal 15,53 euro per i voli a corto raggio a 70,83 euro per i voli lungo raggio.