Nuova Caledonia in tumulto, iniziata l’evacuazione dei turisti

Sono incominciati i primi trasferimenti di turisti australiani e neozelandesi dalla Nuova Caledonia, l’arcipelago francese del Pacifico meridionale al largo dell’Australia, dove da diversi giorni si protesta contro la decisione del Parlamento francese di approvare un emendamento che consente ai cittadini residenti nell’arcipelago di dieci anni di votare alle elezioni locali.

Una mossa che gli indipendentisti locali hanno interpretato come un tentativo di diminuire il peso elettorale del popolo indigeno Kanak, tutelato da un accordo post-coloniale. La reazione è stata violenta: strade bloccate, negozi saccheggiati, veicoli ed edifici pubblici incendiati. Parigi ha dichiarato lo stato d’emergenza e inviato nell’arcipelago mille agenti a supporto di quelli già intervenuti per sedare la rivolta.

Da ieri l’aeroporto internazionale ‘La Tontouta’, a Nord della capitale Noumèa, è stato riaperto per consentire il decollo dei voli militari che devono riportare a casa i turisti ancora bloccati sull’isola. La ministra degli Esteri australiana, Penny Wong, ha assicurato assistenza al rimpatrio di cittadini di altre nazionalità precisando, tuttavia, che l’ordine di evacuazione verrà deciso in base alle “necessità più urgenti”. Sta per arrivare sul posto anche il presidente francese Emmanuel Macron.

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