Il commento del direttore
Remo Vangelista
Andare in vacanza, anche solo per una settimana, sembra essere un lusso. O almeno è così per circa 40 milioni di persone, ossia il 14% degli abitanti dell'intera Ue. Lo evidenzia uno studio recentemente pubblicato dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces): queste sono le cifre del 2022, ma per il 2023 i numeri potrebbero essere persino più pesanti.
A incidere negativamente, infatti, sono i crescenti costi per viaggiare e il mancato adeguamento salariale a fronte dell'inflazione.
Tale scenario si caratterizza, ovviamente, per delle differenze da Stato a Stato: la ricerca evidenzia come, per esempio, la cosiddetta 'povertà da vacanza' sia più sentita in Francia, dove quasi 5 milioni di cittadini hanno dovuto rinunciare alle vacanze, sebbene - in percentuale - il risultato peggiore sia quello dell'Irlanda, con un +4% tra il 2021 e il 2022 di cittadini che non si sono potuti permettere alcun viaggio.
“È pericoloso anche per i lavoratori, che hanno bisogno di tempo per recuperare - ha dichiarato la segretaria generale della Ces Esther Lynch su euronews.com -. Una pausa dal lavoro è importante per affrontare il burnout e assicurarsi di tornare riposati”.