Truffavano le agenzie, scoperti falsi mediatori di servizi turistici

I servizi turistici erano proposti a prezzi talmente convenienti che era difficile rifiutarli. E così le adv cascavano nella rete e concludevano la trattativa per l’acquisto di costosi titoli di viaggio i cui importi, però, erano pagati con carte di credito clonate.

Quando le agenzie ricevevano le segnalazioni sull’irregolarità delle transazioni era troppo tardi: a causa dell’inganno dei mediatori i dettaglianti si trovavano costretti a risarcire i creditori.

A scoprire la truffa è stata la Polizia postale, che ha individuato il gruppo criminale che aveva creato una vera e propria agenzia di viaggi clandestina, omonima di un’agenzia modenese realmente esistente ma estranee alla vicenda.

Il gruppo aveva tratto in inganno anche alcuni hotel della riviera romagnola: secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, infatti, millantando la gestione di vari pacchetti di viaggio collegati all’Expo 2015, la banda aveva prenotato numerosi soggiorni, pagandoli anche in questo caso con carte di credito clonate e riuscendo così a farsi corrispondere le commissioni normalmente spettanti all’agenzia intermediaria.

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