Negozio addio Quando il consulente sorpassa l'agenzia

Una svolta epocale per il mondo dell’industria dei viaggi e in particolare per quello della distribuzione, destinata in ogni caso a rivedere i ruoli e i rapporti tra i vari attori della filiera.

Ancora una volta protagonista di questo nuovo corso è il mercato degli Stati Uniti dove, secondo quanto emerso durante l’annuale New York Times Travel Show, uno studio ha rivelato che nel 2016 per la prima volta gli agenti ‘home based’, in sostanza i personal travel agent, hanno superato quelli tradizionali, con il negozio su strada.

L’analisi è stata effettuata da The Travel Corporation, società con diversi brand attivi nel mondo del turismo Usa al suo interno. Il suo presidente, Paul Wiseman, ha però spiegato che il mondo degli agenti da casa è ancora molto frammentato e di difficile inquadramento rispetto a quello più tradizionale, ma i dati emersi incrociando più indicatori parlerebbero chiaro sul sorpasso e sulla necessità quindi di lavorare a nuove strategie.

Le altre svolte del settore
Il 2016 delle agenzie di viaggi negli Stati Uniti si conferma così un anno particolare e di svolta per il settore: secondo gli ultimi dati dell’associazione delle agenzie di viaggi Asta, infatti, per la prima volta dopo diversi anni il fatturato è tornato a crescere e la tendenza ha coinvolto anche il numero stesso degli adv. Una tendenza spiegata con la necessità da parte dei clienti, visti i casi di attentati o disastri naturali, di avere il supporto di un professionista per non incappare in ulteriori rischi.

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