Patanè, Uvet: “Il Paese può crescere, ma deve rendersi più attrattivo”

“Quando vedo le classifiche sulla crescita dei Paesi e trovo sempre l’Italia al fondo della classifica mi sento umiliato come italiano. Perché noi non siamo così”. Luca Patanè, presidente Uvet (nella foto), commenta così i dati previsionali sul Pil presentati in avvio del BizTravel Forum, in base ai quali per per l’anno in corso si fermerà al +0,1 per cento e il prossimo dovrebbe salire solo al +0,5.

Le opportunità in tempo di crisi
Tuttavia Patanè ribadisce ancora una volta il suo credo, vale a dire quello delle opportunità che derivano dai momenti di difficoltà: “Noi non smettiamo di crederci e continuiamo in quel percorso di investimenti, di internazionalizzazione e di sguardo a lungo termine per crescere. Oggi c’è l’opportunità che deriva dalla trasformazione, dalla transizione energetica, che metterà in moto una macchina industriale fortissima”.

Situazione che però spinge a una critica nei confronti dei ministeri di riferimento, giudicati inadeguati a sostenere le imprese. Per quanto riguarda poi strettamente il settore turistico, anche in questo caso Patanè mantiene l’ottimismo individuando nell’attrattività la chiave di lettura per il futuro. “Il Paese deve giocarsi questa carta, ma significa anche che deve lavorare per aumentare questa attrattività e renderla competitiva con la concorrenza”.

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