Rimborsi mancati e cancellazioni La rabbia delle agenzie contro i vettori

I network l'avevano già detto, usando toni meno diplomatici del solito, e interpellando direttamente le adv la musica non cambia, anzi: tra compagnie aeree e agenzie la tensione è altissima.

"Siamo arrabbiati perché aspettiamo rimborsi che forse non avremo mai", riassume Alberto Bolognesi, responsabile marketing della Home and Away di Pavia. "Ci sono in piedi voli, ad esempio per il Sudafrica o gli Stati Uniti, che sappiamo benissimo non partiranno: le compagnie li tengono solo per fare cassa".

In tema rimborsi, rincara Serena Cividin, alla guida della Cividin Viaggi di Trieste, "mi sono fatta calcolare quel che stiamo aspettando dalle compagnie: la quota è raggelante. Ci sono voli che spariscono, li prenoti e dopo due giorni li annullano con rogne tremende per noi e totale disinteresse di determinate compagnie a dare assistenza". Il risultato? "Ore interminabili al telefono per cercare di parlare con qualcuno - sintentizza Pietro Romano, co-titolare della Mesotour Viaggi di Palermo -: questa è stata la cosa peggiore".

Le scelte obbligate
La Freelander Viaggi di Napoli è un'agenzia Iata eppure, ammette il titolare Massimo Ferrara, "la nostra linea è cercare di evitare di acquistare biglietteria soprattutto a lungo termine: se il volo parte tra un mese io il biglietto non lo vendo".

Stesso scenario ad Aosta: "Certe destinazioni noi non le prenotiamo perché non vogliamo incappare nell'ennesima cancellazione - aggiunge Chiara Fabbri, titolare della Nuovo Mondo -. Poi il cliente fa fatica a capire perché gli do un voucher anziché i soldi che ha speso".

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