Affitti brevi, tiene il segmento luxury: l'analisi di Halldis

La crisi è profonda ma, grazie anche alla tenuta del segmento luxury, anche il mercato degli affitti brevi vede segnali di ripartenza che potrebbero concretizzarsi nel 2021. È quanto emerge da uno studio di Halldis, società che gestisce 1.800 proprietà in 20 località con appartamenti e palazzi nelle principali città, ma anche con le ville di lusso della sua partecipata Windows on Italy.

La crisi delle strutture urbane
Ed è proprio questo segmento (centri di montagna e ville al mare e nella campagna italiana) che, nel terzo trimestre dell’anno, ha fatto registrare un incremento di prenotazioni del 21%, mentre invece l’estate nelle strutture di città ha fatto segnare un crollo dell’80% rispetto al 2019.

A fare la parte del leone sono gli italiani (80% degli ospiti, mentre invece i turisti europei sono diminutii del 90% e quelli provenienti dalle due Americhe e dai Paesi asiatici sono quasi vicini allo zero. I prezzi degli appartamenti rimangono sostanzialmente stabili, quelli delle ville scendono del 10-20%.

“I prezzi – afferma tuttavia Nicola Pardini, responsabile sales Halldis (nella foto) - non sono una variabile determinante in questo momento. La domanda è rigida, non elastica al prezzo, nel senso che si può anche diminuire la tariffa, ma non aumenta la domanda. I clienti sono disposti a pagare un prezzo simile al periodo pre-Covid, ma richiedono particolare attenzione alla sanificazione degli ambienti e una minore presenza umana (self check-in) per l'accoglienza”.

Ripartenza a inizio 2021
“La seconda parte del 2020 – spiega Alberto Melgrati, presidente Halldis - non riuscirà a recuperare parte delle perdite del primo semestre dove si sono toccate punte del 90% in meno per diversi mesi. Prevediamo la ripartenza nei primi mesi del 2021 e il vero recupero con la prossima primavera e le grandi manifestazioni (dal Carnevale di Venezia al Salone del Mobile di Milano) che potrebbero trainare una ripresa che sarà comunque lunga. Questa crisi porterà a una scrematura del mercato, i più forti rimarranno in piedi e miglioreranno anche la share of market”.

La società milanese si prepara così ad affrontare l’ultima parte dell’anno e l’inizio del prossimo confortata dalla tenuta del segmento luxury e con previsioni di ripresa complessiva nel prossimo anno, anche a sostegno del piano di ristrutturazione in continuità tramite la procedura di concordato preventivo recentemente accolta dal Tribunale di Milano, dalla quale rimane esclusa la controllata Windows on Italy, la cui tipologia di offerta (ville e appartamenti di lusso) ha meno risentito della crisi.

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