Codice del Turismo, Bocca richiede delle modifiche

Alcuni elementi del Codice del Turismo vanno rivisti. È questa la posizione espressa da Confturismo nel corso dell'audizione presso la X Commissione del Senato. La confederazione  ha ribadito il principio di condivisione sull'opportunità di realizzare il Codice, sottolineando però l'esigenza di rivedere alcuni elementi di grande importanza come la definizione di impresa turistica, l'assenza nel provvedimento delle imprese del turismo balneare e la classificazione delle imprese ricettive. Inoltre, per quanto riguarda l'intermediazione, sono state presentate osservazioni di rilievo sul regime di responsabilità contrattuale, i termini dell'inadempimento e il Fondo di Garanzia. "Le nostre valutazioni - ha dichiarato il presidente di Confturismo, Bernabò Bocca - prendono in considerazione quanto già espresso dal Consiglio di Stato. Siamo determinati a dimostrare la validità delle modifiche che, a nome del settore, richiediamo per far sì che il Governo licenzi, al termine dell'iter in corso  e grazie anche alla capacità di ascolto  delle Commissioni di Senato e Camera, un Codice che sia veramente condiviso dal Turismo nel suo complesso, rispondendo alle reali esigenze di semplificazione e riordino manifestate da tutte le parti coinvolte".

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