Gli occhi degli stranieri sugli hotel di lusso, i dati dello studio Gabetti

Si concentra tutto sulle strutture di fascia più alta l’interesse dei grandi investitori internazionali e italiani nel nostro Paese. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dallo studio Gabetti sul mercato immobiliare alberghiero 2017 in Italia.

Due le chiavi di lettura del report: l’ascesa degli investimenti immobiliari nel settore e il mutamento della composizione dell’offerta alberghiera. Per quanto riguarda la prima, lo studio evidenzia come il volume complessivo investito sia passato da 594 milioni di euro del 2014 a 1,18 miliardi del 2017, un dato che rappresenta il 10,5% in più rispetto a quello del 2016.

Focus sulle città d'arte
Le città su cui si orienta la maggior parte delle operazioni sono Roma, Milano, Firenze e Venezia, ma non sono mancati investimenti importanti in catene di resort turistici nelle località di villeggiatura e in tipologie alternative ma sempre di fascia alta, come ad esempio gli ostelli di design. Gli alberghi a quattro e cinque stelle rappresentano circa l’80% del totale investito.

Diminuiscono le strutture di fascia bassa
Di conseguenza si è trasformato anche il panorama della ricettività della Penisola, con una progressiva riduzione del numero di esercizi a fronte, invece dell’incremento di camere e letti. Contestualmente si è verificato un calo del numero di strutture di fascia bassa, a vantaggio di un aumento del numero di alberghi di categoria media, che costituiscono oggi la quota maggiore, e di categoria alta, per cui si rilevata la crescita più significativa. 

Chi sono i top buyer internazionali
Ma da dove arrivano gli imprenditori che credono maggiormente nelle potenzialità della ricettività italiana? Soprattutto da Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, che insieme rappresentano circa il 66% del capitale estero sorpassando il Qatar che, l’anno prima, era stato il principale investitore estero.

Secondo le stime di Ufficio Studi Gabetti lo scorso anno sono state transate sul territorio nazionale circa 9.800 camere, distribuite in maniera più uniforme rispetto al 2016, con una prevalenza nel Centro Italia (37% circa), seguito dal Sud (36%) e dal Nord (27%). 
A livello regionale, il Lazio detiene il 21,3% circa del totale, seguito da Toscana, Puglia e Lombardia. Roma risulta la città con il maggior numero di camere transate, pari al 20,2% del totale. 

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