Sanificazione e prevenzione in hotel: le regole da seguire

Distanziamento sociale, utilizzo di dispositivi di protezione individuale, divisori in plexiglass e prodotti igienizzanti. Su questi elementi si basano le indicazioni dell’Oms per ridurre al minimo il rischio di contagio da Covid-19, ma non è ancora ben chiaro cosa si dovrà fare quando la macchina tornerà a girare. Francesca Cognigni, operation manager GpStudios, introduce così il suo articolo “Hotel e indicazioni sanitarie: come attenersi senza perdere l’anima”, riportato su HotelMag.

“Alberghi e strutture ricettive turistiche, che non sono state sottoposte alla chiusura come decretato dal governo, sono attività in cui il livello di interazione tra ospiti e lavoratori è sempre molto alto. Ecco perché bisogna essere sistematici, rigorosi e ben organizzati per garantire la sicurezza degli ospiti e dei collaboratori nel rispetto delle indicazioni sanitarie, ma senza mai perdere la propria anima votata all’ospitalità, e cercando di adattare il più possibile le linee guida al proprio modello di business”, afferma Cognigni.

Un piano d'azione
Ogni albergo dovrebbe creare un piano d’azione su misura delle specifiche normative e indicazioni in termini di sanificazione degli ambienti e di distanziamento sociale – suggerisce la manager -, ma occorre anche formare tutto il personale rispetto alle procedure che bisogna seguire per garantire di operare in piena sicurezza, propria e dei clienti.

“Tra il costo vivo derivante dall’acquisto di detergenti e soluzioni igienizzanti in maggior quantità per una pulizia più frequente degli spazi, il costo del personale e il costo dell’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, le risorse economiche da investire per seguire le indicazioni sanitarie non saranno poche – ammonisce Cognigni -. È quindi fondamentale costruire procedure che forniscano precise linee guida sulla pulizia delle camere e degli ambienti comuni dell’hotel”.

Pulizia dei tessuti
In merito alla pulizia dei tessuti, questi devono essere lavati frequentemente e con le giuste accortezze: i cicli di lavaggio devono essere effettuati a temperatura tra i 60 e i 90 gradi, con detersivi igienizzanti. Sempre stando alle indicazioni dell’Oms, chiunque si occuperà della pulizia generale degli ambienti dovrà disporre dei dispositivi di protezione individuale e procedere con il lavaggio delle mani. Inoltre, le procedure di pulizia devono anche tenere in considerazione dell’igiene dell’aria, permettendone un frequente riciclo e controllando la pulizia dei filtri degli impianti.

“Le risorse economiche e umane a sostenimento di queste attività non saranno di certo poche – ricorda la manager -, ma riuscire a fare una pianificazione corretta e redigere procedure specifiche e dettagliate sarà di grande supporto, per aiutare gli albergatori ad adattarsi sempre più a quella che sarà una nuova normalità e a una nuova ospitalità”.

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