Miraglia, CDSHotels: “Estate in chiaroscuro, ma sono soddisfatta”

“Si può essere soddisfatti di una perdita? Io sì, lo sono”. Esordisce con un ossimoro Ada Miraglia, direttore commerciale CDSHotels, per cercare di dare un’interpretazione all’estate più complicata della sua lunga carriera.

Una stagione dalle mille sfaccettature, iniziata con il disastroso buco di giugno per poi risollevarsi nei mesi seguenti, anche grazie a quello che Miraglia definisce un grande sacrificio: “Abbiamo deciso di tenere aperti tutti i nostri dieci hotel - spiega - sia per garantire continuità lavorativa ai nostri dipendenti, sia per mantenere viva la presenza della struttura sul territorio”.

"Restare chiusi è un demerito"
Soprattutto nel caso delle strutture stagionali, sostiene, è infatti fondamentale assicurare l’operatività per non perdere i repeater: “Se l’hotel chiude una stagione sparisce nell’immaginario della clientela; restare chiusi è un demerito - sostiene -. Il sacrificio è stato pesante, basti dire che a giugno in alcune strutture avevamo solo una trentina di camere occupate, ma abbiamo fatto bene a farlo: ci ha premiato in termini di immagine”.

Detto questo, in Puglia le strutture CDSHotels hanno riportato, settimana dopo settimana, numeri in crescita fino al sold out della parte centrale di agosto: “Il nostro cinque stelle Marenea, poi, nei mesi estivi ha registrato addirittura un incremento di fatturato del 15% sul 2019: prova del fatto che il cliente altospendente non ha voluto rinunciare al relax e al distanziamento garantiti da una struttura come questa, immersa nel bosco con le sue unità abitative isolate e indipendenti”.

La criticità dei Bonus Vacanze
Passando, invece, ai villaggi, a dare la spinta decisiva all’occupazione di questo tipo di strutture sono stati i Bonus Vacanze, anche se non sono mancate le criticità: “Noi ne abbiamo presi per circa un milione di euro - dice Miraglia -, ma a mio avviso l’errore è stato quello di non prevedere un ‘minimum stay’ di almeno cinque notti, che avrebbe potuto favorire le famiglie a medio reddito, selezionando naturalmente la clientela”.  

Uno strumento comunque utile, che ha consentito a villaggi a tre stelle come l’Alba Azzurra “di chiudere la stagione con una perdita di ‘soli’ 25 punti percentuali”.
Nel complesso, dunque, il forte recupero da metà luglio a metà settembre non ha impedito alla stagione di chiudersi sotto il segno meno. “Prevediamo che la media di perdita di fatturato per la Puglia sarà del 35% su una stagione di sette mesi - anticipa Miraglia -: una débâcle forte, certo, ma meno grave di come ipotizzavamo a marzo. Per questo posso dirmi soddisfatta”.

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