Umbria, la nuova legge del turismo in 3 punti

Tagli alla burocrazia, riordino delle competenze e attenzione agli affittacamere. Sono questi i tre cardini su cui poggia il nuovo disegno di legge sul Turismo adottato dalla Giunta regionale umbra, che promette un completo riassetto organizzativo del sistema turistico “per renderlo competitivo sui mercati italiani ed esteri, avendo come obiettivo il raggiungimento di standard elevati di qualità”, come dichiarato dall’assessore Fabio Paparelli.

Riodino delle competenze
Innazitutto vengono eliminati organismi e strumenti di pianificazione come la Commissione per la promozione della qualità, l’Osservatorio regionale sul turismo, il Piano annuale delle attività di promozione turistica integrata e il Comitato di coordinamento per la promozione turistica integrata. Funzioni, controllo e vigilanza passano così in mano alla Regione.

Accoglienza e costruzione di prodotti turistici ad hoc saranno, invece, di competenza dei Comuni, mentre la promozione turistica torna in capo alla Regione.

Nuove regole per gli affittacamere
Un paragrafo del disegno di Legge riguarda le locazioni ad uso turistico (Airbnb) e prevede l’obbligo per i locatari di dare comunicazione delle presenze  ai Comuni, per tutelare e dare certezza ai turisti.
Ora il disegno di legge è in attesa della definitiva approvazione da parte dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. A.P.

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