Turismo: stabile la fiducia al viaggio, ma servono meno tasse

Gli italiani continuano a voler viaggiare, ma sarebbero disposti a farlo di più se diminuisse il carico fiscale. Questa la sentenza che arriva dai dati dell’Osservatorio Confturismo-Istituto Piepoli sull’indice di propensione al viaggio dei nostri connazionali. Per il mese di ottobre l’indicatore è pari a 62 punti, stabile rispetto al mese precedente.

Tra i giovani prevale l'ottimismo
Un dato positivo che, però, potrebbe alzarsi ulteriormente se diminuissero le imposte: quasi la metà dei nostri connazionali si dichiara, infatti, disposta a partire di più se il Governo ridurrà il peso delle tasse. L’ottimismo, comunque, si sta facendo spazio soprattutto nella fascia di età dai 18 ai 34 anni. Questa tipologia di viaggiatori prevede, infatti, che nei prossimi sei mesi la situazione economica e personale possa migliorare. Secondo l’Osservatorio, dunque, il saldo fra pessimisti e ottimisti è positivo di ben 7 punti percentuali.

Tra i fattori che, invece, frenano il turismo il clima d’incertezza politica, percepito da sette italiani su dieci, mentre un quarto della popolazione pensa che questo fattore possa avere un’eco negativa sulla propensione a spostarsi per vacanza.
Per quanto riguarda, invece, la tipologia di viaggi preferita in questa stagione, le scelte ricadono sul turismo culturale con Toscana, Trentino Alto Adige e Lazio in cima alle preferenze.

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