Italia a numero chiusoIl trend dell’estate: “E se adesso fossimo in troppi?”

E se fossimo in troppi a girare per l’Italia in bermuda, infradito e costume? Se fossimo troppi a calpestare le antiche vie delle grandi città d’arte, cappellino in testa, guida turistica fra le mani e naso all’insù?

Lo dice senza mezzi termini Corriere.it: l’estate del 2017 minaccia di essere ricordata come quella del numero chiuso, della ‘turismofobia’, in cui i (pochi) residenti protestano contro la gentrificazione delle località più gettonate della Penisola.

Così, partendo da Barcellona e da Palma di Maiorca, dove iniziano a campeggiare sui muri le scritte ‘Tourist go home’ e dove la sindaca Ada Colau ha fatto addirittura della lotta contro il turismo low cost uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale, si arriva fino alle spiagge italiane.

È di ieri la notizia che alcuni comuni, dalla Liguria al Veneto fino alla Puglia, vorrebbero introdurre un ticket anche per le spiagge libere, per contrastare l’arrivo dei turisti da ‘beach bus’: torpedoni che partono da Milano e al costo di 10 euro scaricano in riviera centinaia di turisti che rientrano la sera al punto di partenza.

Prima ancora il sindaco di Firenze Dario Nardella, per indurre a comportamenti più urbani le torme di turisti nel centro storico aveva avuto una originale pensata: innaffiare marciapiedi e, scalinate e sagrati delle chiese in modo da impedire che questi spazi pubblici si trasformassero in aree da pic nic.

E solo domenica scorsa i veneziani sono scesi in piazza, per dire che non vogliono andar via da una città che sta diventato un grande e unico appartamento in affitto breve, dove le grandi navi scaricano migliaia di turisti ogni giorno.

Ha un bel da dire il ministro Franceschini, che si schiera contro i ticket per gli accessi alle città d’arte: “Le città sono aperte, libere – ha detto proprio da Firenze- , non possono esserci piazze o strade a pagamento. Quindi io sono contrario ai ticket”.

Una soluzione va trovata, pena la perdita proprio di quell’appeal turistico che fa dell’Italia una delle mete dei desideri di tutti gli abitanti del mondo.

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