Covid, mantenere l’isolamento per i positivi? Si apre il dibattito

Isolamento sì, isolamento no. Si apre il dibattito sulla necessità di eliminare o mantenere la misura restrittiva per i positivi. L’abbandono del periodo di sorveglianza sanitaria – attualmente di 7 giorni per gli immunizzati con 3 dosi e di 10 giorni per i non vaccinati – vorrebbe dire la fine della gestione della pandemia Covid così come l’abbiamo conosciuta fino a oggi. Ma mentre si attendono sviluppi da parte del Ministero della Salute, si alternano i pareri contrastanti degli esperti.

Le ultime dichiarazioni sono di Walter Ricciardi, contrario alla messa al bando dell’isolamento. All’agenzia AdnKronos il consulente del Ministero ha dichiarato che “possiamo fare aggiustamenti, riduzioni del numero dei giorni di quarantena, limitandoli allo stretto necessario. Ma il principio che persone positive, infette e contagiose, possano circolare liberamente è contrario alle indicazioni basilari di sanità pubblica finalizzate al contenimento del virus pandemico”. Per Ricciardi “uno dei perni del controllo delle epidemie, a maggior ragione delle pandemie, è la sorveglianza sanitaria, cioè la necessità di tenere sotto controllo la diffusione dell’infezione. C’è quindi la necessità di non far circolare i positivi a Sars-Cov-2. Si può fare qualche aggiustamento - ha ribadito -, ma il principio che una persona positiva debba rimanere a casa e non debba contagiare altri è fondamentale”.

Positivi asintomatici
Contrario il parere di un altro personaggio ormai noto alle cronache pandemiche. Il direttore della clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, auspica un alleggerimento della stretta per gli asintomatici. “Non si può pensare di arrivare in autunno, quando ci sarà una possibile ripresa dei contagi, con queste misure di isolamento. Finiamo per paralizzare il Paese”, ha dichiarato all’agenzia di stampa. Secondo Bassetti “si possono ridurre i giorni di isolamento basandosi molto sulla personalizzazione della quarantena, quando finiscono i sintomi faccio un tampone e se negativo si può uscire. Oppure - conclude - alle fine dei sintomi, dopo 48 ore, a prescindere dal risultato del test si può uscire”.

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