Mauritius: corridoi e sicurezza spingono gli arrivi dall’Italia

"Mauritius ha riaperto le frontiere lo scorso ottobre e da allora il mercato italiano ha risposto molto bene grazie al lavoro delle agenzie di viaggi: in soli due mesi circa 3mila vostri connazionali hanno visitato il nostro Paese". A parlare dei segnali di ripresa arrivati finora dalla Penisola è stato Arvind Bundhun (nella foto), direttore di Mauritius Tourism Promotion Authority, in occasione della serata dedicata al trade organizzata dall'ente a Roma.

"Quando abbiamo chiuso le frontiere - ha spiegato Bundhun - abbiamo deciso che Mauritius doveva essere prima di tutto una destinazione sicura. Abbiamo definito un protocollo stringente per tutelare chi arriva sull'isola, ma abbiamo spinto anche su una campagna vaccinale che ad oggi ha portato a immunizzare completamente l'82% della popolazione, mentre dalla scorsa settimana è stata avviata la somministrazione della terza dose che ha già coinvolto 8mila persone".

Sulla via del recupero
I numeri sembrano del resto dare ragione a questa strategia. "Oggi che la sicurezza è il nuovo lusso possiamo dire che la riapertura è stata un successo. In questi primi due mesi abbiamo recuperato quasi il 50% dei flussi registrati nello stesso periodo del 2019".

Inoltre solo una piccolissima parte dei visitatori, appena lo 0,01% è risultata positiva al Covid-19: "Questo significa - ha aggiunto Bundhun - che i protocolli che abbiamo messo in campo stanno funzionando molto bene".

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