Trasporto aereo, la crociata
contro le nuove tasse:
“A rischio la connettività”

La battaglia contro le nuove tasse messe in campo dai Governi nei confronti di aeroporti e compagnie aeree si allarga a macchia d’olio e ora non coinvolge solamente la Iata, da sempre in prima fila su questo tema, ma anche organismi quali Aci World e Icao, che lanciano un nuovo grido di allarme. Il tutto sull’onda di quanto a suo tempo spiegato dal ceo della Iata Willie Walsh, che aveva riassunto la situazione in poche righe: “Se per i vettori c’è la ripresa, il loro è ancora un margine sottile e qualsiasi nuova tassa, aumento della tariffa aeroportuale o di navigazione, shock della domanda o regolamentazione costosa metterà rapidamente alla prova la resilienza dell'industria”.

L’allarme

A scatenare il nuovo allarme le ultime decisioni annunciate da Paesi quali Francia e Spagna fra tutti, ma anche Kenya, Barbados, Antigua e Barbuda tra gli altri, con un unico comun denominatore: introdurre una nuova tassa sul trasporto aereo - con un focus particolare sui viaggiatori premium - come mezzo per finanziare lo sviluppo, le misure di mitigazione climatica e le iniziative di salute pubblica.

Il punto di Aci World

“Sosteniamo pienamente la ricerca globale di uno sviluppo sostenibile e di resilienza climatica - ha dichiarato Justin Erbacci, direttore generale di ACI World -. Tuttavia, colpire il settore dell'aviazione con tasse aggiuntive rischia di minare la stessa connettività e crescita economica che sostengono questi obiettivi. Il settore dell'aviazione deve essere potenziato - non penalizzato - se vogliamo raggiungere progressi globali a lungo termine”.

In altre parole, il passaggio verso le zero emission rischia ora di trasformarsi in un boomerang di ampie dimensioni, considerando l’impatto dell’industria nell’economia mondiale. Secondo uno studio di Aci World l'eliminazione dei 90 miliardi di dollari in tasse pagate dagli utenti del settore aereo creerebbe 5,2 milioni di posti di lavoro e 180 miliardi di dollari nel PIL globale. Senza dimenticare i costi, attualmente proibitivi, del carburante a basse emissioni.

Gli obiettivi

Le associazioni di categoria intendono quindi unire le voci per mettere in guardia contro misure che estraggono valore dall'aviazione senza reinvestire nel suo futuro sostenibile. Un approccio globalmente frammentato - come una tassa imposta da una “coalizione dei volontari” - potrebbe distorcere la concorrenza, compromettere l'integrità ambientale e colpire in modo sproporzionato le economie in via di sviluppo che dipendono dal trasporto aereo per la crescita.

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