Il commento del direttore
Remo Vangelista
Con il via libera della Camera alla manovra economica, scatta l'aumento dell'Iva dal 20 al 21%. Un provvedimento che va a colpire anche l'industria turistica, con particolare riferimento al tour operating e alla distribuzione, mentre resta fuori il comparto alberghiero, che opera con un regime Iva del 10%. Nella versione definitiva del testo sono state anche definite alcune norme per il periodo di passaggio: in caso di acconti già versati resta l'aliquota al 20%, mentre il 21 verrà applicato solo per il saldo; aliquota ferma al 20% anche in caso di fattura anticipata.
Le critiche di Federviaggio
Giudizio negativo sulla nuova aliquota era già stata espressa nei giorni scorsi dal presidente di Federviaggio Maria Concetta Patti, che aveva parlato di " danno di tale portata che interventi concreti a supporto del settore diventano, a questo punto, improcrastinabili". Secondo il presidente della federazione "l'incremento dell'aliquota Iva ordinaria colpisce duramente il settore del turismo organizzato italiano e lo fa in un momento di pesantissima crisi". Secondo le stime Federviaggio a essere coinvolta è una porzione di oltre 10 miliardi di euro del fatturato dei tour operator e delle agenzie di viaggi italiane.
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