La Croazia accelera verso il record di entrate valutarie

Sulla buona strada per superare i 7 miliardi di euro.

La Croazia ha ingranato la marcia giusta, chiudendo i primi nove mesi del 2013 a quota 6,59 miliardi di euro di entrate valutarie derivanti dal turismo.

Una cifra imponente, che rappresenta un incremento di 4,7 punti percentuali rispetto all'anno precedente e deriva non solo dalle spese degli europei, ma anche dall'incremento dei flussi turistici provenienti da Cina e America.

"Se i risultati di fine anno confermeranno le previsioni - dichiara il ministro del Turismo Darko Lorencin - per la prima volta dal 2008 arriveremo a superare i 7 miliardi di euro".

Per quanto riguarda gli arrivi complessivi, i dati del ministero parlano di 12,4 milioni di unità, pari al 5,5 per cento in più rispetto al 2012, mentre i pernottamenti sono saliti a quota 72,1 milioni, aumentando del 4,1 per cento rispetto al 2012.

I turisti stranieri sono stati 11,1 milioni, con un totale di 65,6 milioni di pernottamenti e incrementi rispettivamente del 6 e del 5 per cento sul 2012.

Particolarmente incoraggiante il dato riguardante i periodi di bassa stagione, ossia quelli da gennaio a giugno e da settembre a dicembre: in questi mesi gli arrivi sono stati 240mila in più rispetto all'anno precedente e i pernottamenti quasi 1,3 milioni in più.

"La maggior parte dei turisti internazionali - sottolinea ancora Lorencin - proviene dal mercato tedesco, che ha fatto registrare un rialzo di 4 punti percentuali sul 2012, seguito da Slovenia, Austria, Repubblica Ceca e Italia".

Ma a segnare la progressione maggiore sono stati bacini a lungo raggio come Stati Uniti, Brasile, Argentina, Canada e Cina, con incrementi che, in certi casi, hanno superato il 30 per cento.

All'opposto da segnalare il netto calo dei russi, a meno 20 per cento sul 2012.

Tra le misure annunciate dal ministro per quest'anno, la privatizzazione di cinque imprese turistiche di proprietà statale, l'acquisizione di altre sette da partner strategici e la creazione di nuovi prodotti per attirare i flussi turistici durante la bassa stagione.

"Il ministero e il National Tourist Board - dice - rafforzeranno al massimo la cooperazione con il settore privato per aumentare gli investimenti promozionali all'estero: un presupposto fondamentale per rafforzarci sui mercati internazionali".

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