Caraibi: le entrate valutarie aumentano più dei turisti

"L'industria turistica dei Caraibi è solida, e i segnali di ripresa sono forti ed evidenti".

Beverly Nicholson-Doty, chairman di Cto - Caribbean Tourism Organization - traccia il bilancio di una stagione non semplice per l'area, ma che rappresenta un punto di svolta soprattutto sul fronte delle entrate valutarie.

"Per la prima volta negli ultimi tre anni - osserva il chairman - la spesa turistica è cresciuta più rapidamente degli arrivi dei visitatori. Nel 2013 le entrate valutarie legate al comparto sono state pari a 28 miliardi di dollari, il 2,3 per cento in più rispetto all'anno precedente".

Ancora migliori le performance del settore alberghiero, "che ha registrato un incremento di oltre 7,5 punti percentuali nelle entrate valutarie per camera. Le tariffe medie delle strutture sono cresciute di 10 dollari, giungendo a 186 dollari, e anche il revPar è salito di 10 dollari, salendo a 125. L'occupazione media delle strutture è stata del 67 per cento".

Cifre in linea con i livelli precrisi: "Da notare - aggiunge Nicholson-Doty - che non c'è stato, nel 2013, alcun mese in cui gli indicatori della ricettività siano scesi al di sotto dei livelli del 2012".

A livello generale gli arrivi nell'area sono stati pari a oltre 25 milioni, contro i 24,6 del 2012; particolarmente marcato l'incremento dei visitatori provenienti dal Sud America, "nonostante l'alto costo dei viaggi regionali".

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