Giordania: cresce l'interesse degli operatori italiani

L'interesse rinnovato dei tour operator italiani e la visita in Terra Santa di papa Francesco prevista a fine maggio.

Sono questi i fattori che potrebbero contribuire ad alimentare nell'immediato la ripresa dei flussi turistici in Giordania. "Molti nuovi operatori, come Veratour o i Dolci Viaggi, hanno inserito quest'anno la Giordania nella loro programmazione - evidenzia il responsabile marketing del Jordan Tourism Board, Marco Biazzetti -.  In più ci aspettiamo che la visita in Terra Santa del papa possa accendere i riflettori sul Paese e spingere nuovi turisti a visitare i siti di importanza religiosa".

Scontato il forte calo derivato dagli effetti indiretti della Primavera araba, i numeri hanno cominciato dallo scorso anno a macinare risultati con il segno più. "Con 60mila arrivi il 2010 era stato l'anno d'oro per il turismo dall'Italia, salita in terza posizione dopo gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Poi -  ricorda Biazzetti - l'instabilità politica dell'area ha fatto crollare gli arrivi di un terzo nel 2011, ma già l'anno dopo si sono visti segnali di ripresa e nel 2013 abbiamo registrato un più 4 per cento".

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