Design economy, la domanda turistica di servizi intercetta il 18,3% del totale

Turismo e ristorazione sono il terzo settore più importante per il traino della domanda di servizi di design. Stando al report ‘Design Economy 2024’ realizzato da Fondazione Symbola, Deloitte Private, Poli.Design e Adi Associazione per il disegno industriale, il comparto intercetta il 18,3% del totale servizi, il cui valore aggiunto è pari a 3,14 miliardi di euro.

Alle spalle dei soli settori arredamento (32,6%) e abbigliamento/calzature (21,7%), la domanda turistica risulta inoltre in crescita nei prossimi tre anni di uno 0.6%. “Per quanto l’Italia sia leader europeo in termini di fatturato (22,3% del totale, +27,1% nel 2022) e addetti (19,7%, +8,6% nel 2022) - ha spiegato Domenico Sturabotti (nella foto), direttore Fondazione Symbola - gli altri Paesi stanno iniziando a correre più velocemente, grazie anche al fatto di non avere una struttura economica basata principalmente sulla piccola-media impresa”.

Fondamentale, allora, individuare i comparti nazionali più vitali e dotarli in tempi brevi di strutture e infrastrutture adeguate, ma soprattutto di un’offerta formativa in linea con le rapide trasformazioni del mercato. “Oggi lo strumento che può accelerare maggiormente lo sviluppo è l’intelligenza artificiale - hanno rilanciato Luciano Galimberti ed Ernesto Lanzillo, rispettivamente presidente Adi e partner leader di Deloitte Private in Italia - ma occorre fare in modo che quell’80% di italiani favorevole al suo uso si traduca poi in una cifra di effettiva utenza superiore all’attuale 30%”.

Con corsi di design in 95 istituti nel biennio 2022/2023, il loro numero è in crescita del 5% e mostra una trasformazione della classica figura del material designer in un professionista più integrato alla dimensione experience.

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