Michele Serra e il ritorno dell’umanesimo nel recruiting

Chi si occupa abitualmente di recruiting le chiama ‘soft skills’. Un termine che ha una traduzione non altrettanto sintetica in italiano e che per alcune aziende di primo piano del turismo è diventato invece un criterio di selezione imprescindibile.

Come per il Quality Group presieduto da Michele Serra (nella foto), che racconta a TTG Italia alcuni dettagli su come le nuove risorse vengono selezionate per l’azienda: “Abbiamo deciso di essere drastici, in un certo senso, per portare avanti lo sviluppo sul fronte delle risorse umane – spiega -: o individuiamo professionisti molto esperti, con una solida esperienza alle spalle e una profonda conoscenza del mercato, magari anche non giovanissimi; oppure optiamo per risorse che hanno appena terminato il percorso di studi, magari con una laurea umanistica in tasca, anche se sprovvisti di un’esperienza professionale precedente”.

Una scelta che qualcuno potrebbe anche definire azzardata, ma che Serra spiega con chiarezza: “Anzitutto puoi formare le risorse giovani dando loro l’impostazione aziendale che si allinei alle tue esigenze – specifica -, ma più che tutto cerchiamo di portare in azienda profili che, sebbene sprovvisti di esperienza, siano dotate di apertura mentale e capacità di vedute ampie che caratterizzano le persone dal potenziale umano molto elevato. E che sappiano portare in azienda un valore importante sul medio e lungo termine”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana