Malinconico Filippetti

"Venendo qui ho letto un cartello con scritto Eden. Non c'entrava con il turismo, ma sono sobbalzato e ho detto: min***a". Un po' ci scherza, un po' si commuove ancora, comunque Nardo Filippetti torna sempre su Eden, l' ex creatura ceduta ad Alpitour nella primavera scorsa. Lo ha fatto ancora, ospite sul palco della convention di Uvet Travel System.

L'avventura Lindbergh
Ma è stato l'unico passaggio sentimentale. Per il resto, l'ha "toccata piano" come sempre. Oggi è al timone, a pieno regime, di Lindbergh Hotels, il brand lanciato nell'autunno 2018 in cui sono confluite strutture di Eden Hotels e di Guido Guidi. Ma a 69 anni, non poteva starsene un po' defilato? "Il fatto che è la società era un disastro. Avrò sbagliato persone oppure il mercato è cambiato, ma c'era bisogno di me".

La lezione
Poi, una chicca sul turismo italiano. "Abbiamo tre problemi: formazione, qualità del prodotto e del servizio. E va spiegato. La destinazione si vende e la gente arriva, ma facciamo pagare tanto rispetto al livello che offriamo. E non parlo solo di strutture o del leit-motiv che il nostro personale parla male l'inglese. Non facciamo un sorriso, ci pesa dire un grazie, non rispettiamo il cliente. Tra poco i cinesi si inventeranno una finta Venezia, un finto Colosseo, e vedrete che sapranno portarci i turisti".

Le agenzie
E gli agenti di viaggio? "Fatevi pagare!" ha tuonato. "Il cliente viene da voi, magari si è già informato sulla destinazione, ma prova a fiutare se gli proponete l'offerta stracciata? Cacciatelo via. Non è lui che vi serve. Abbiamo tutti margini risicati e voi un ruolo e una competenza troppo delicate, per svenderle". Applausi a scena aperta.

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