La classifica dei Paesi migliori dove aprire una startup

Ormai anche nel mondo del turismo le startup hanno conquistato un ruolo di primo piano. Ma una impresa innovativa, per crescere e consolidarsi sul mercato, ha innanzitutto bisogno di fondi. E magari di una legislazione favorevole alle giovani aziende.

Quando si tratta di fondare una startup, dunque, un Paese non vale l’altro. Riuscire a svilupparsi nell’ambiente migliore per la crescita del business è uno degli aspetti fondamentali che possono decretare il successo o il fallimento di una iniziativa

Il ranking dei Paesi
businessinsider.com ha stilato una classifica dei migliori Paesi dove aprire una startup. Il ranking tiene conto di diversi fattori: a iniziare dalla concentrazione di liquidità per passare al supporto dello Stato. Senza dimenticare la concorrenza e il costo della vita.

Ecco dunque, nell’ordine, i quattro Paesi che dominano lo scenario delle startup:

1 - Regno Unito. Qui si è concentrato il 34% delle scale up, cioè le imprese hanno raggiunto quella crescita esponenziale in grado di decretare il successo del business model.

2 - Francia. Dai finanziamenti alla burocrazia ridotta al minimo, sono diversi i fattori che rendono il Paese d’Oltralpe un buon terreno di crescita per una startup

3 - Germania. Due nomi su tutti: Deliver Hero (proprietario di Foodora) e Zalando. Ma in totale le scale up in Germania sono 442.

4 - Svezia. Qui non si parla solo di startup, ma di veri e propri unicorni. Ovvero aziende che rappresentano non solo casi si successo, ma ‘esemplari unici’ per la capacità di creare business. Solo per fare due esempi: qui sono cresciuti Spotify e Skype.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana