Il commento del direttore
Remo Vangelista
Si chiamano Big Data e hanno un ambizioso obiettivo: trasformare il mondo dell'industria dei viaggi.
È questo uno dei risultati dello studio Amadeus realizzato dal professore della Harvard Business School Thomas H. Davenport. Le nuove tecnologie stanno infatti consentendo alle grandi aziende di accumulare un numero ormai elevatissimo di dati ed elementi che, una volta controllati e strutturati, possono consentire di "migliorare il processo decisionale, ricercare una migliore innovazione di prodotto e stringere relazioni con i clienti", spiega Amadeus.
In questo contesto è però necessario passare all'azione, spiega allo studio perché solo utilizzando in maniera corretta la mole di informazioni si può mettere in campo una strategia che consenta di migliorare sia l'attività sia l'esperienza di viaggio.
Tra gli obiettivi finali, e forse la sfida più grande, la "gestione dei dati in maniera responsabile e nell'interesse di tutti". La reale efficienza dei Big Data si nasconderebbe infatti dietro una piena condivisione delle informazioni.
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