Lo stato di internet: alla Corea il primato della velocità

Velocità di connessione, adozione della banda larga e della banda ultralarga, connettività mobile: sono questi alcuni dei parametri con cui Akamai, provider di servizi cloud, misura lo stato di internet nel mondo. L’analisi dei dati relativi ai primi 3 mesi del 2014 rivela che i numeri sono, complessivamente, tutti incrementali.

A livello globale, spiega Event Report, la velocità media di connessione è cresciuta del 24 per cento anno su anno, per attestarsi attualmente su una media di 3,9 Mbps (megabit per secondo) con la previsione che i 4 Mbps saranno superati già nel prossimo trimestre.

In Italia, la velocità media di connessione nel primo trimestre 2014 si conferma a 5,2 Mbps, registrando un +22 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un picco di velocità media pari a 21,4 Mbps, in flessione dello 0,7 per cento rispetto al 2013.

La classifica mondiale della velocità di connessione vede al primo posto la Corea del Sud con una media di 23,6 Mbps e una crescita del 145 per cento riseptto all’anno precedente. Al secondo posto il Giappone con 14,6 Mbps, seguito da Hong Kong.

Il resto della top ten è fatta tutta di Paesi europei: Svizzera, Olanda, Lituania, Svezia, Repubblica Ceca, Finlandia e Irlanda, in decima posizione con una velocità media di 10,7 Mbps. L’Italia, con i suoi 5,2 Mbps, si classifica 47esima nel mondo.

In tutti i Paesi europei inclusi nella ricerca è stata osservata una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente, con incrementi di velocità media che vanno dal +17 per cento dell’Ungheria al +65 per cento in Turchia. I Paesi europei che hanno registrato incrementi di oltre il 40 per cento sono Irlanda, Russia, Spagna e Turchia.

In Europa, l’adozione dell’high broadband (cioè la banda con velocità superiore ai 10 Mbps) continua la sua corsa: Svizzera e Olanda sono in cima alla classifica, con un tasso di adozione rispettivamente del 45 e 44 per cento.

L’Italia e la Turchia sono stati gli unici due Paesi in Europa che nel primo trimestre di quest’anno hanno registrato un tasso di adozione della high broadband sotto il 10 per cento. In Italia, rispetto allo scorso trimestre, l’adozione di high broadband è diminuita del 6,4 per cento: a oggi, solo il 4,3 per cento degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps, percentuale comunque in crescita del 56 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Campioni dell’high broadband sono, ancora una volta, Corea (con un 77 per cento di penetrazione), Giappone, Svizzera, Olanda, Hong Kong, Lettonia, Stati Uniti, Danimarca, Belgio e Repubblica Ceca, quest’ultima decima con il 34 per cento di diffusione.

Cresce invece in Italia la banda larga, cioè quella con velocità superiore ai 4 Mbps: l’incremento è del 54 per cento rispetto allo scorso anno, per una percentuale di penetrazione del 58 per cento che ci posiziona comunque al 46esimo posto nel mondo. Sono 5 i Paesi europei che hanno registrato una crescita nell’adozione della banda larga di oltre il 100 per cento anno su anno: Turchia (250 per cento), Spagna (188), Francia (144 per cento), Portogallo (138 per cento) e Irlanda (111 per cento), ma in tutti l’incremento è stato rilevante.

Infine, la connettività mobile: il primato per la velocità media di connessione tramite smartphone e tablet va di nuovo alla Corea, con 14,7 Mbps, seguita dal Canada e dall’Austria (6,1 Mbps). In Italia la velocità media di connessione mobile si attesta sui 4,6 Mbps.

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