Caraffini, Geo: "T.o. a gamba tesa, colpa dei network"

Un'entrata "a gamba tesa": così Luca Caraffini (nella foto) definisce i progetti 'di vetrina' dei tour operator che brandizzano le agenzie. Ma il ceo di Geo Travel Network tira le orecchie anche al comparto della distribuzione organizzata.

"Con il progetto Verastore, Veratour occupa la vetrina. Ma lo spazio del brand - afferma Caraffini - dovrebbe essere dell'agenzia in primo luogo, poi del network. Se si aggiunge anche il tour operator, diventa un caos". Ma, aggiunge il manager: "Noi network abbiamo proposto un progetto simile? Tutti noi abbiamo delle responsabilità in questo".

Insomma, per il ceo di Geo, "i network prima di dire a un tour operator 'non devi farlo' devono avere loro per primi progetti di vetrina".

Al centro della partita a scacchi che, da qualche stagione, sta coinvolgendo network e tour operator ci sono le agenzie di viaggi: abbandonata l'integrazione verticale dello scorso decennio e con la distribuzione organizzata che ormai ha cambiato volto (rispetto al semplice gruppo d'acquisto di 10 anni fa), le regole sono da riscrivere.

Però, secondo Caraffini, l'idea delle 'reti virtuali' è "vecchia e superata. Alcuni lo fecero anni fa, quando i network erano poco strutturati. Ma oggi la distribuzione organizzata è diversa, è cresciuta".

Il motivo, per il ceo, è anche la varietà di prodotto che si è in grado di offrire. "A ogni tour operator manca qualcosa: anche i più grandi, ad esempio, non hanno le crociere. Gli unici che possono offrire tutto sono i network".

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