La silenziosa estate dei tour operator

Andrea Gilardi e Alpitour hanno dominato la scena in questa estate 2015. Nelle ultime settimane in via Lugaro a Torino è successo di tutto, con una improvvisa riorganizzazione che ha stupito tutto il settore.

Dopo che, una sera, è rimbalzata in redazione a TTG la notizia dell’uscita di scena di Andrea Gilardi, uomo forte e direttore della divisione Alpitour.

I rumors viaggiavano da tempo, ma questa notizia secca ha forse colpito il settore per la tempistica. In molti pensavano a una resa dei conti a fine ottobre con la chiusura dell’esercizio 2015, ma evidentemente non era più possibile proseguire insieme.

Da parte di Alpitour nessuna comunicazione ufficiale, nemmeno dopo l’uscita di Glauco Auteri, responsabile marketing di Francorosso con un lungo passato nel gruppo. Qualche giorno dopo il divorzio una nota aziendale spiegava nel dettaglio la riorganizzazione del mondo Alpitour, passando così la ‘fascia di capitano’ a Pier Ezhaya, che dovrà ora guidare prodotto e risultato per tutte le divisioni della società torinese. Senza dubbio non sarà semplice ottenere riscontri immediati, perché ristrutturazioni di questo tipo necessitano di fasi di assestamento.

Ora, in vista della stagione autunnale (da sempre periodo difficile per il tour operating), servirebbe un messaggio al mercato del presidente Gabriele Burgio. Inutile dire che il settore guarda ancora con grande attenzione alle mosse di Alpi e per questo un intervento di Burgio potrebbe chiarire i lati più strani della vicenda d’estate.

Gilardi in molte occasioni nei mesi scorsi ha preso posizioni coraggiose, difficili, ma si è spinto oltre. La sua capacità di muoversi sul mercato non è mai stata in discussione, le modalità probabilmente hanno invece generato la frattura. Frattura e cambio di management in un’estate dalle sfumature tendenti al grigio. Questo perché mentre dalle casse delle agenzie arrivano segnali confortanti (con qualche speranza per il futuro) dal pianeta dei tour operator filtra poco o niente.

Chi insieme ad Alpitour dovrebbe guidare il mercato, pensiamo a Eden e Veratour, resta trincerato in azienda. Proclami e comunicati con crescite a doppia cifra sono lontani ricordi. Nei momenti difficili serve coraggio e la voglia di metterci la faccia. È ora di uscire allo scoperto.

Twitter @removangelista

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