Retroscena TTG:Battifora racconta le stagioni in Astoi

Domani Luca Battifora (nella foto) salirà sul palco per l’ultima volta con la maglietta da presidente Astoi. Lo farà durante un evento a Milano dove si parlerà di fondo di garanzia e nuove normative. Un tema che ha attraversato in lungo e in largo i suoi due anni di presidenza dell’associazione dei tour operator.

Prima di lasciare la poltrona al rientrante Nardo Filippetti, il manager genovese e genoano racconta attraverso TTG Italia le ultime due stagioni, sicuramente non facili.
“Lascio Astoi più forte e unita di prima e questo mi riempie di orgoglio – dice Battifora – Abbiamo creato un rapporto con il Mibact molto costante che ci ha permesso di fare un buon lavoro su fondo di garanzia e normative del settore”.

I tour operator sono ancora decisivi
Sull’unità dell’associazione vi sono in giro molti dubbi, ma Battifora spegne subito la possibile polemica "perché anche quelli che ci davano per finiti si sono dovuti ricredere. Abbiamo dimostrato che i tour operator sono aziende concrete e hanno ancora un peso rilevante nel settore. E soprattutto nella nostra associazione non esiste la corsa alla poltrona".

Domani salvo colpi di scena (altamente improbabili) Nardo Filippetti tornerà così alla guida di Astoi, forte di un pacchetto di voti in grado di schiacciare altre candidature.
Certo, bisognerà ripartire dall’ultima stagione, segnata da momenti difficili sotto ogni punto di vista. Servirà coesione (come dice Battifora) e apertura verso tutto il mondo che ruota intorno al turismo, stampa compresa.

“Abbiamo vissuto due anni complessi – conclude Battifora –, subendo un gran numero di attentati terroristici in molte parti del mondo. Sappiamo che non sarà facile ripartire per alcune mete. E non dimentico il gran lavoro fatto sotto il punto di vista normativo".
Arrivato a fine mandato, il ceo di Hotelplan pare quasi tirare il fiato. Non è stato semplice e in alcuni casi è stato necessario usare tutte le arti per tenere insieme l’associazione.

Il riconoscimento del mercato
"È vero, sento la stanchezza di fine mandato ma in questi 24 mesi abbiamo visto di tutto. Già tempo fa avevo spiegato al consiglio che non ero disponibile al secondo mandato. Sono soddisfatto di quanto realizzato e mi fa piacere in queste ore ricevere il riconoscimento da parte del mercato. Però io sono uno che non è mai contento e avrei voluto fare molto altro".

Un guizzo, un attimo. La stanchezza del biennio scivola via e Battifora sorride.
Prima di salutare spiega che non farà il vicepresidente come si diceva da più parti. Al rientrante Filippetti avrebbe fatto comodo averlo vicino. Ma il pensiero è ormai tutto verso Hotelplan.

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