Thomas Cook: sicurezza in viaggio, ecco cosa possono fare i tour operator

Lavorare tutti insieme per affrontare i problemi che si possono presentare in viaggio. Purtroppo, le cronache degli ultimi anni hanno lasciato spazio alle questioni di sicurezza in viaggio, in relazione sia agli eventi naturali sia a quello sociopolitici. Un fatto che l’industria turistica non può evitare di tenere in considerazione. Attrezzandosi di conseguenza.

L’avvertimento arriva nientemeno che da uno dei giganti del turismo europeo, ovvero Thomas Cook. Il ceo Peter Fankhauser, come riporta travelmole.com, ha parlato all’industria turistica per spronare le aziende a lavorare insieme proprio sul tema della sicurezza.

Gli imprevisti, infatti sono “the new normal”, ha affermato il ceo. Ricordando che “la nostra priorità è occuparci dei nostri clienti. Ma dobbiamo anche essere sicuri di non far partire i voli con posti vuoti”.

Condividere le conoscenze
Il peccato mortale, per Fankhauser, è uno solo: cercare di avvantaggiare la propria impresa quando si verificano problematiche serie in viaggio. Niente rivalità, dunque, quando ad andarci di mezzo potrebbere essere la salute dei clienti. “Dobbiamo cominciare a condividere le esperienze e i dati e quindi migliorare gli standard a livello mondiale”.

Ma quelle di Thomas Cook non sono solo parole e ha lanciato la Safer Tourism Foundation, un’iniziativa di beneficenza che si occupa proprio di sicurezza in viaggio. “Una fondazione indipendente che avrà successo - ha detto il ceo - solo se funziona tutto il settore”.

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