Alla corte di AlpitourBarceló, Tui, Wamos tra gli indiziati per le quote del t.o.

È un vero e proprio risiko internazionale quello che si starebbe verificando intorno ad Alpitour e in particolare intorno alle quote messe sul mercato da Wise & Hirsch, i due fondi che avevano rilevato l’azienda da Exor nel 2011 e che ora sono pronti a uscire di scena.

All’indomani della maxi operazione che ha portato all’accordo per rilevare Eden Viaggi, il gruppo di via Lugaro resta al centro della scena e sul suo futuro si moltiplicano i rumors circa i possibili soggetti interessati a rilevare il pacchetto del 35 per cento dell’azienda.

I principali indiziati
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di MF, se il primo indiziato rimane l’attuale primo azionista, Giovanni Tamburi attraverso il fondo Tip, alla porta del gruppo torinese starebbero bussando in molti. Dell’interesse dalla Spagna da parte del Gruppo Barceló si è già scritto a più riprese, ma non sarebbe l’unico soggetto della Penisola iberica. Anche Wamos, infatti, avrebbe nei piani un’espansione oltre confine e guarderebbe ad Alpitour con un progetto molto simile a quello di Barceló.

La pista tedesca
Dalla Germania, poi, starebbe ritornando in auge l’ipotesi Tui, già protagonista di un tentativo fallito in passato. Il colosso starebbe infatti lavorando a una proposta per ampliare il suo raggio d’azione in Italia in maniera decisiva. E poi il fondo Peninsula, scrive ancora MF, che ha già una partecipazione in Ntv, insieme a un altro fondo internazionale il cui nome resta top secret. Uno scacchiere complesso destinato a riservare ancora molte sorprese e colpi di scena.

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