Dati e privacy, le regole del PoliMi per costruire un Crm a prova di Gdpr

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- 16/11/2018 08:37

Dati e privacy, le regole del PoliMi per costruire un Crm a prova di Gdpr

Croce e delizia di ogni azienda dell'era moderna, il Crm è la miniera d'oro da coltivare con cura. Ma dopo l'introduzione della direttiva europea in tema di privacy, come renderlo a prova di Gdpr? Secondo Maria Cristina Daga, senior consultant Osservatorio Digital Innovation, "il regolamento dell'Ue non è l'unica normativa da prendere in considerazione: bisogna tener conto anche delle leggi nazionali, soprattutto quelle del Garante della Privacy".

La manager, intervenuta al workshop 'Coltivare la relazione per creare valore nel Turismo' dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, ha sintetizzato gli aspetti fondamentali da rispettare per costruire un Crm sicuro.

Le leggi
In primo luogo, occorre tener conto della normativa già in fase di progettazione del Crm, definendo fin da subito obiettivi e tempi di conservazione dei dati. L'Ue, infatti, "permette di raccogliere solo i dati strettamente necessari all'attività che si svolge".

Fondamentale è individuare tutta la disciplina in relazione alla privacy, soprattutto se si lavora contemporaneamente su diversi Paesi. "Esistono leggi nazionali che mantengono delle differenze rispetto alla gestione operativa dei dati: meglio scegliere subito chi è il titolare del trattamento per capire a quale quadro normativo fare riferimento".

Chi può accedere ai dati?
Un altro punto caldo è la creazione di liste tecniche per l'accesso al Crm a seconda di chi è legittimato ad accedere ai dati. "Chi in azienda si occupa di servizio clienti, per esempio, non dovrebbe avere accesso ai dati come chi invece fa profilazione".

L'accountability
C'è poi il problema della cosiddetta 'accountability': ovvero ogni azienda deve essere in grado di dimostrare che il consenso al trattamento dei dati è stato raccolto in modo regolare, "anche tramite il mantenimento di form cartacei, pdf o log informatici".

Infine, "va tenuto conto della sicurezza dei dati e del monitoraggio degli stessi nel tempo".