Fto punta il dito contro la Farnesina: “Perché non si usa il fondo Ue per i rimpatri?”

“Siamo allibiti nell’apprendere che altri Paesi, pur essendo stati colpiti da Covid19 dopo l’Italia, si siano mossi prima con il supporto dell’Unione Europea”. Così Gabriele Milani (nella foto), direttore di Fto, lancia un grido di aiuto alla Farnesina, facendo riferimento al ‘Meccanismo di protezione civile europeo’ appositamente previsto per aiutare i paesi Ue in occasione di situazioni di emergenza come quella attuale provocata dalla diffusione del Covid19.

Secondo quanto riporta Fto la Commissione Europea contribuisce fino al 75% dei costi di trasporto e di gestione.  

“Fino ad oggi - dice Milani – i tour operator e gli agenti di viaggi hanno lavorato da soli, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per organizzare i rientri dei propri clienti. Questa settimana, alcuni vettori aerei, in coordinamento con la Farnesina, hanno organizzato dei voli di rientro con costi a carico di operatori e dei viaggiatori, superiori alle normali tariffe. Le compagnie aeree coinvolte hanno sostenuto costi straordinari di gestione e sono dovute partire con aeromobili vuoti”.

E intanto, dice ancora Fto, altri Paesi stanno utilizzando questa possibilità. “Tramite Ectaa e le istituzioni europee stiamo verificando se possiamo utilizzare voli di paesi confinanti anche per gli italiani”.

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