La corsa del Club Med comincia dall’Italia

“Dopo oltre un anno di restrizioni il desiderio di vacanza è più forte che mai e noi siamo pronti ad accogliere di nuovo gli ospiti”. È ottimista Eyal Amzallag, managing director Sud Europa e mercati emergenti di Club Med. Da alcune settimane la domanda è ripartita con slancio e il cambio di passo è ormai tangibile.

Raddoppiano i volumi rispetto al 2020
“Le prenotazioni - ha spiegato ieri il manager - stanno andando bene, la domanda si concentra Italia sull’Italia, ma in termini di volumi abbiamo raddoppiato le vendite rispetto allo scorso anno e consolidato in maniera forte il market share sulla Sicilia". Arrivato alla sua quarta stagione sotto l’egida del Tridente, il Club Med Cefalù (nella foto) sta infatti registrando tassi di occupazione attorno al 70%. Ma c'è grande attenzione anche per il beach family Kamarina, sempre in Sicilia, e su La Rosière, struttura di montagna al confine tra l'Italia e la Francia, molto apprezzata anche durante l’estate. Per quanto riguarda il long haul,  il manager ha invece spiegato che uno dei motori del booking della stagione invernale sarà il nuovo eco-resort sull'isola di Saint Anne, alle Seychelles, un Exclusive Collection inaugurato la scorsa primavera.

Il futuro
Guardando invece ai piani di lungo termine, sono invece 16 le nuove aperture programmate dal Gruppo da qui al 2023, insieme a un corposo programma di restyling. “Continuiamo a rinnovare e ad aprire nuovi resort - ha assicurato Amzallag -. A settembre riaprirà La Plantation d’Albion a Mauritius, ora in fase di ristrutturazione. E lo stesso accadrà con Le Riad in Marocco e con il nostro villaggio di Pragelato, che riaprirà per la stagione invernale completamente trasformato".
Grande attesa, infine, per il debutto del Gruppo in Canada, con l'inaugurazione a dicembre del Québec Charlevoix.

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