Corinne Clementi, Igv: “Così non basta, apriamo tutto”

I corridoi non bastano. Non possono, da soli, risolvere l'emorragia di fatturato di tour operator e agenzie di viaggi. Ne è convinta Corinne Clementi (nella foto), amministratore delegato de I Grandi Viaggi, che al telefono con TTG Italia non nasconde l'amarezza per un sistema che da 18 mesi è in stallo.

Tagliati fuori dai giochi
"Non è un corridoio che può risollevarci da questa situazione. Se aprono il Mar Rosso e poi quel prodotto non lo vendo che faccio, sono tagliato fuori? Apriamo tutto e, semmai, mettiamo uno 'sconsiglio' sui Paesi per i quali il Ministero reputa ci siano dei rischi reali o situazioni fuori controllo.
Insomma, apriamo il più possibile, anche perché non è nemmeno scontato che un Paese raggiungibile sulla carta lo sia poi realmente, bisogna sempre incrociare la legge italiana con quella della destinazione estera".

Il valore della distribuzione organizzata
Ma Clementi è anche convinta che rimettere al centro la distribuzione organizzata significherebbe eliminare storture e contraddizioni. "Oggi abbiamo clienti che in barba alle regole e senza assicurazione riescono comunque ad andare all'estero. Perché, quindi, continuare a limitare noi quando il nostro mestiere è quello di tutelare i viaggiatori che vanno all'estero? Noi siamo i primi ad essere accorti e vigili. Sappiamo cosa vendere e possiamo essere realmente delle sentinelle per lo Stato".

Stagione al palo
Clementi sottolinea poi che senza la riapertura delle frontiere la winter è già compromessa. "L'Italia è meravigliosa ed è grazie a questa fortuna che abbiamo fatto una grande stagione. Ma per gli altri 9 mesi che facciamo? Non possiamo perdere un'altra stagione sul lungo raggio".

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