Viaggi nei corridoi: “Solo con t.o. e adv”

Finalmente, un passo concreto in direzione del sostegno e dell’apprezzamento del lavoro svolto dal comparto del turismo organizzato. Il sito del Ministero della Salute, dal 5 novembre dettaglia la risposta ad alcune delle domande più frequenti relative agli spostamenti per turismo al di fuori dei confini italiani e mette nero su bianco la necessità di affidarsi a tour operator e agenzie per organizzare un viaggio nelle mete ricomprese dai corridoi turistici sanciti con l’ordinanza del 28 settembre.

Il travel pass
In dettaglio, il sito del Ministero della Salute sottolinea che “Essendo i corridoi turistici Covid free degli itinerari che comportano la realizzazione di viaggi organizzati e gestiti da operatori turistici (agenzie e tour operator), la selezione del fornitore secondo i protocolli indicati nell’allegato deve essere effettuata dall’operatore turistico e non dal turista. Nel caso di acquisto di un servizio turistico autonomamente non è possibile garantire quanto si prefigge l’ordinanza, ossia le condizioni di massima sicurezza nel corso degli spostamenti e durante la permanenza all’estero, quindi i servizi devono essere tutti acquistati tramite operatori turistici. Al riguardo, al fine di agevolare i controlli da parte dei soggetti preposti, l’organizzatore (tour operator /agenzia di viaggi organizzatrice) rilascerà al cliente che ha acquistato un pacchetto turistico avente ad oggetto una destinazione inclusa nella sperimentazione, il c.d. ‘travel pass corridoi turistici’ (scaricabile direttamente dal sito del Ministero, ndr), documento contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza Covid”.   
Il Governo impone quindi  ai viaggiatori di utilizzare solo ed esclusivamente i servizi organizzati da t.o. e adv, che rilasceranno il travel pass per viaggiare nei corridoi turistici, bandendo di fatto qualsiasi forma di turismo ‘fai da te’.
Una vittoria importante e un riconoscimento del ruolo di consulenza svolto dalla categoria del turismo organizzato.

No al fai da te
Ma non è tutto. Non è nemmeno possibile soggiornare presso “alloggi gestiti e venduti da host privati, prenotando direttamente o tramite piattaforme online che mettono in contatto diretto turisti con l’host e acquistando dall’operatore turistico il solo trasporto aereo”, perché anche in questo caso non sarebbe possibile garantire le condizioni di massima sicurezza durante la permanenza all’estero; “la selezione della struttura ricettiva deve essere effettuata dall’operatore turistico, nell’ambito di un viaggio organizzato”.  
Il testo completo delle Faq è disponibile sul sito del Ministero della Salute.
Il prossimo passo potrebbe essere l'apertura di nuovi corridoi turistici Covid-free. Ma questa è un'altra storia. I.C.

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