Tui: “Buono il bookingnonostante il conflitto; il maggior rischio è il caro-vita”

Le prenotazioni sui mercati chiave di Tui, Regno Unito, Germania e Benelux, non sono state toccate, per la maggior parte, dalla situazione del conflitto in Ucraina. Lo dice il colosso europeo dei viaggi nel suo aggiornamento semestrale di ieri.  

"Lo slancio positivo delle prenotazioni è rimasto in gran parte inalterato dalla guerra" - dice l'operatore -. Tui continua quindi ad aspettarsi che le prenotazioni per l'estate 2022 si avvicinino al livello dell'estate 2019".

Tuttavia, l’azienda ha avvertito che potrebbero farsi sentire gli strascichi derivanti dal conflitto, in particolare le continue pressioni sui costi del carburante, la crisi del costo della vita e la probabilità che uno scontro prolungato influisca sulla fiducia dei consumatori. "La maggiore area di incertezza sarà l'impatto sulla fiducia dei consumatori – sostiene Tui -, se le restrizioni di viaggio dovessero essere reintrodotte, se ci fosse un'ulteriore volatilità dell'inflazione, un aumento dei costi o un'escalation della guerra in Ucraina”.

Altro tema riguarda l’aumento del costo della vita a causa della crescita dei prezzi delle bollette o dei generi di prima necessità. "Un aumento generale dei prezzi come possibile impatto della guerra potrebbe influenzare il potere d'acquisto dei nostri clienti e il desiderio di viaggiare a medio termine, portando così al rischio di riduzione della domanda dei clienti".

Anche per questo il gruppo non ha fornito una previsione specifica per l'esercizio 2022. Ha ribadito, però, di aspettarsi un "miglioramento significativo" dell'Ebit rispetto al 2021 e un ritorno all'Ebit “significativamente positivo" nell'esercizio in corso.

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