L’estate ‘open air’ degli italiani: i dati dello studio Enit e Human Company

Per l’estate 2022 più di un italiano su due (52%) ha programmato una vacanza e di questi uno su cinque pianifica una struttura outdoor, con predilezione per villaggi e agriturismi. Parte da questi concretri segnali di recupero la nuova edizione dello Studio sul Turismo Outdoor commissionata a Istituto Piepoli da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company, società specializzata nel segmento open air.

Tra i propensi alla vacanza il turista open air, secondo i risultati dell’indagine effettuata a giugno, non solo è il più fidelizzato (l’82% si dichiara pronto a partire), ma anche il più orientato a prolungare il soggiorno: per il 24% dei turisti outdoor la vacanza sarà più lunga, mentre resterà invariata per gli altri.  

Un prodotto che si sta consolidando
“Il turismo all'aria aperta – osserva Roberta Garibaldi, amministratore delegato Enit - pone le basi per consolidarsi sempre di più negli scenari turistici attuali. Il 2022 è un anno ideale per intercettare nuovamente i flussi da oltreoceano, che rappresentano uno dei bacini principali di provenienza degli adventure traveler, e uno dei più attivi per presenza di t.o. specializzati in questo mercato”.

Il podio delle regioni preferite
L’Italia si conferma anche quest’anno la favorita dai turisti outdoor con l’88% delle preferenze (+3% rispetto al 2021). Tra le regioni preferite la Puglia (18%), che condivide il podio con la Toscana (11%) e la Sardegna (10%). Ottime le performance anche di Lazio, Calabria e Sicilia (tutte a quota 8%). Quanto alle destinazioni e al periodo, il 58% di chi pianifica una vacanza outdoor sceglierà il mare, il 17% la montagna e il 14% città e località d’arte prevalentemente nei mesi di luglio (42%) e agosto (46%), che si confermano i mesi dominanti, con una quota apprezzabile a settembre (11%).

Human Company: stimato il 40% di presenze in più
“L’indagine - sottolinea Domenico Montano, general manager Human Company - conferma le previsioni del gruppo, per cui si annuncia una stagione positiva con performance superiori ai dati pre-Covid. A oggi stimiamo il 40% di presenze in più rispetto al 2021 e una crescita del 15% sulla stagione 2019 per tutti i village. Il mare si conferma la meta preferita specialmente dai connazionali ma registriamo anche la ripresa del turismo nelle città d’arte, dove siamo presenti con i nostri camping in town. A testimoniare il trend positivo delle città italiane anche i nostri Mercati Centrali a Firenze, Roma, Torino e Milano”.

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