Biglietteria in adv, la Iata: "Ndc utile per le agenzie"

Il New Distribution Capability (meglio noto come Ndc) non danneggerà gli agenti di viaggi; al contrario, semplificherà il loro lavoro. Ad affermarlo è proprio la Iata, che sta testando il nuovo sistema per la distribuzione della biglietteria aerea con l’obiettivo di farlo diventare il nuovo standard per il ticketing.

Una posizione, quella della Iata, che viene supportata da un corposo studio di oltre 40 pagine, con il quale l’associazione dei vettori aerei vuole rispondere a tutte le polemiche scoppiate negli ultimi anni.

Alcune caratteristiche dell’Ndc, infatti, hanno fatto storcere il naso ai dettaglianti. Tra queste, una sorta di ‘effetto livella’: il nuovo sistema metterebbe infatti l'intera offerta dei vettori a disposizione di tutti i canali (sistemi diretti di prenotazione, Olta, agenzie di viaggi e via dicendo), rendendo la competizione molto più serrata.

Ma Iata non ci sta. E prende carta e penna per dire agli agenti: l’Ndc tornerà utile anche a voi.

Punto primo, afferma la Iata, il sistema consentirà di acquistare biglietti e ancillary sulla stessa piattaforma, senza doversi spostare sui sistemi di prenotazione delle compagnie per acquistare servizi aggiuntivi. Inoltre, afferma ancora l’associazione (che, per realizzare lo studio, ha consultato gli adv della Wtaaa, la World Travel Agents Association Alliance), la stessa distribuzione afferma che la differenza di offerta sui diversi canali offre uno svantaggio competitivo ai punti vendita fisici.

E ancora, cita testualmente il comunicato rilasciato dalla Iata, “la maggioranza degli agenti pensa che l’Ndc possa aiutarli ad essere più competitivi e focalizzati sul cliente, e renderà la vendita di ancillary più efficiente”.

Ultimo, ma non meno importante, il fatto che gli agenti possano puntare a ottenere un compenso anche per le ancillary.

Basterà questo a mettere fine alle polemiche della distribuzione? Difficile dirlo. Di sicuro, non placherà le polemiche dei gds, i cui rapporti con le compagnie aeree sono sicuramente meno rosei di un tempo (si veda l’ormai famigerata fee da 16 euro caricata da Lufthansa). La battaglia per la biglietteria aera non si concluderà qui.

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