Il colpo di British e Iberia rincari sui ticket via gds

Non appena Lufthansa annunciò l’ormai famosa fee sulle prenotazioni via gds, in molti avevano previsto che il colosso tedesco non sarebbe stato l’unico a mettere in campo una strategia di questo tipo. Eppure, nei mesi seguenti, nessun altro vettore si era azzardato a seguire l’esempio di Lh. Questione di tempo, probabilmente. Perché ora Iberia e British Airways hanno annunciato una mossa che replica la strategia di Lufthansa che tanto aveva scatenato le ire delle agenzie di viaggi.

Come riporta hosteltur.com, le due compagnie hanno inviato una lettera alle agenzie di viaggi spagnole in cui annunciano, a partire dal prossimo 1° novembre, un ricarico di 9,5 euro a transazione (ovvero 19 euro per un biglietto di andata e ritorno, specifica il portale di informazione iberico) per le prenotazioni effettuate dalle agenzie di viaggi tramite gds.

Contattata da TTG Italia, Iberia ha confermato che la misura toccherà anche le agenzie di viaggi italiane e riguarderà le prenotazioni effettuate senza utilizzare connessioni che utilizzano lo standard Ndc; il ricarico non sarà applicato nel caso di prenotazioni tramite il sito internet del vettore, gli uffici di vendita e i call center delle compagnie aeree.

Da sottolineare che la comunicazione riporta unicamente i nomi di British e Iberia, entrambi parte di Iag, senza però nominare gli altri vettori del gruppo.

Contemporaneamente, la lettera inviata ai dettaglianti precisa anche che, sempre il 1° novembre prossimo, sarà lanciato un nuovo sistema di prenotazione web per le agenzie di viaggi, con un sistema “che permetterà anche di integrare agenzie online e consolidatori”.

Le risposte del mercato
Ora si attendono le reazioni del mercato. Che, visti i precedenti di Lufthansa, probabilmente non si faranno attendere. Quando, 2 anni fa, il colosso tedesco aveva annunciato l’introduzione della fee da 16 euro, in molti avevano fatto sentire la propria voce. A iniziare da Luca Patanè, presidente Uvet, che aveva annunciato l’intenzione di non vendere più i biglietti Lh.

Ma le proteste non si erano fermate ovviamente all’Italia: negli States, addirittura, era nata The Air Channel Choice, una lobby mondiale creata apposta per contrastare il nuovo corso di Lufthansa. La quale, bisogna ricordarlo, non ha mai fatto marcia indietro. Anche se i segnali distensivi nei confronti della distribuzione non sono mancati.

Oltre alle reazioni del mercato, c’è un altro spettro che incombe sul futuro. La linea dettata da Lufthansa e seguita da Iberia e British sarà pronta a contagiare anche gli altri player europei? L’idea, che fino a qualche settimana fa pareva improbabile, oggi sembra molto meno lontana.

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