Il commento del direttore
Remo Vangelista
Se l’areo precipita, lei è in grado in mettersi in salvo da sola. È la nuova scatola nera progettata dal costruttore europeo Airbus per renderne più semplice il ritrovamento.
Il nuovo modello, si legge su Repubblica.it, debutterà sui velivoli di lungo raggio. Ispirandosi ai dispositivi istallati sui mezzi militari la scatola nera, che registrerà comunicazioni e dati di volo fino a 25 ore, si staccherà da sola dal mezzo non appena avvertita una fase di particolare stress del velivolo, ovvero quando, ha spiegato il costruttore, si verificasse una “seria deformazione strutturale”. Questo per evitare che si attivi l’auto espulsione con lievi turbolenze o atterraggi bruschi.
La scatola sarà anche in grado di galleggiare sull'acqua e qualora l’aereo dovesse finire in mare, il dispositivo si staccherebbe solo dopo aver superato un metro di profondità.
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