Quando la low costnon ha la tariffa più conveniente

Non è detto che il volo ‘a basso costo’ sia effettivamente quello che pesa di meno sulle tasche del viaggiatore. A fare il punto sulle spese effettive dei turisti è il supplemento Plus24 de Il Sole 24 Ore, che analizza nel dettaglio le differenze di prezzo. Sottolineando un dettaglio: è importante tenere conto, quando si cerca la tariffa più conveniente, anche di aspetti come la distanza dell’aeroporto dal centro città (e relativi costi di spostamento) o il fatto che la lunghezza del viaggio richieda il pasto a bordo, fino alla franchigia bagaglio.

Per questo eDreams ha lanciato SmartChoice, il servizio che compara non solo le tariffe ma anche tutti i diversi fattori, proponendo al viaggiatore “non solo l’opzione più economica ma anche quella più in linea con le sue esigenze”, come spiega alla testata Alexandra Koukolian, country manager per l’Italia di eDreams Odigeo.

La febbre del low cost
Alberto Ceresa, head of commercial Southern Europe di Expedia, evidenzia inoltre che “più che parlare di compagnie low cost bisognerebbe parlare di tariffe low cost”. Il motivo? La febbre delle tariffe basse ha contagiato il settore e ora anche le major offrono formule ‘light’, togliendo alcuni servizi e applicando un sistema che ricalca il modello dei ricavi ancillari.

Bisogna poi prendere in considerazione anche la concorrenza: se una destinazione è servita da una sola compagnia, i prezzi tenderanno a non scendere anche se il vettore in questione è una low cost.

Non solo: secondo il manager Expedia, prenotando a ridosso delle festività potrebbe rendere le tariffe base delle major competitive rispetto a quelle delle low cost.

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