Incidente aereo a Teheran, secondo l'Iran si è trattato di un guasto tecnico

Un problema tecnico. Sarebbe questa la versione iraniana sulla causa del disastro aereo che ha coinvolto ieri il Boeing 737 della Ukraine International Airlines, diretto a Kiev e precipitato poco dopo il decollo da Teheran.

L'informazione, spiega ansa.it, emerge dai primi risultati dell’indagine tecnica. “Il velivolo - riporta sul suo sito l’aviazione civile iraniana – si stava dirigendo verso Est per lasciare la zona dell’aeroporto Imam-Khomeini, poi ha virato a destra a causa di un problema e stava tornando all’aeroporto al momento dell’incidente”.

Le testimonianze raccolte sia da persone a terra, sia da altre a bordo di un secondo aereo che stava volando sopra il Boeing 737 ucraino riferiscono di un incendio a bordo, cresciuto in intensità. “L’aereo - spiega la nota dell’aviazione civile - è scomparso dagli schermi radar quando ha raggiunto i 2.400 metri. Il pilota non ha inviato alcun messaggio radio sulle circostanze insolite”.

L’ipotesi di un guasto tecnico è stata dall’inizio la più accreditata e a farla sua da subito è stata l’ambasciata ucraina, che aveva escluso la possibilità di un attacco terroristico o di uno missilistico. "Una commissione ufficiale chiarirà le informazioni sulle cause del disastro aereo - ha aggiunto sul suo sito web -. Ogni dichiarazione sulle cause dell'incidente prima delle conclusione della commissione non è da considerarsi ufficiale”.

Intanto per oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha cancellato la sua visita ufficiale in Oman, ha proclamato una giornata di lutto nazionale per ricordare le vittime della tragedia.

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