Il turismo alla prova:adesso tocca ai vettori

La prima linea sono sempre loro: le agenzie di viaggi. L’ultimo passaggio della filiera su cui si ripercuotono le richieste di modifiche, cancellazioni. E dunque il segmento con cui dovrebbe collaborare di più tutta la filiera. I tour operator hanno già annunciato nei giorni scorsi le prime misure. Ora però tocca alle compagnie aeree, le cui decisioni si ripercuotono sia sulle agenzie di viaggi che sui tour operator. Molte di loro hanno già annunciato policy speciali, ma il vero banco di poca sarà la collaborazione con le agenzie di viaggi.

“Tenendo conto della mole di cancellazioni e cambiamenti, il grosso delle compagnie dimostra disponibilità sia al cambio data sia al cambio di destinazione” sottolinea Luca Caraffini, ceo di Geo Travel Network. Che aggiunge: “Sui rimborsi invece mantengono più rigidità. Anche se in generale stanno dimostrando maggiore elasticità rispetto ai casi di emergenza degli scorsi anni”.

Una situazione in evoluzione
La difficoltà principale è la rapida evoluzione della situazione, non solo in Italia. Questo fa si che il settore stia affrontando “un’emergenza mai accaduta nel turismo sia leisure sia business”, afferma Filippo Galbiati, industry relation manager leisure del gruppo Bluvacanze. Che aggiunge: “Dobbiamo riconoscere che la maggior parte delle compagnie aeree ci sta supportando al meglio in questa situazione di difficoltà con il rimborso totale senza buoni o con riprotezioni future. Confidiamo che si arrivi alla totalità dei vettori che adotteranno questi provvedimenti”. Più difficile la situazione per i viaggi di istruzione, dal momento che “diverse compagnie stanno ancora attendendo maggiori informazioni dal Governo sulla sospensione delle gite scolastiche fino al prossimo 15 marzo 2020 - aggiunge Galbiati -. Senza questi chiarimenti ci stiamo scontrando con alcune compagnie aeree che attendono riscontri ufficiali per processare gli eventuali rimborsi".   

Anche Vittorio Amato, responsabile industry relations di Welcome Travel, sottolinea la fluidità di una situazione in continua evoluzione. E aggiunge: “Le compagnie si stanno dimostrando vicine alle agenzie. Abbiamo dovuto sollecitarle, ma stiamo ricevendo collaborazione”. Inoltre, Amato sottolinea anche il ruolo dei network in questa particolare fase: “Noi non vogliamo utilizzare questa situazione per ottenere visibilità. Siamo al fianco delle agenzie e continueremo a farlo anche in questa occasione, mantenendo un profilo basso e aiutando la distribuzione”.

Una voce fuori dal coro è quella di Massimo Caravita, direttore operativo di My Network del gruppo Gattinoni. “Molti guardano solo il loro orticello, nonostante questa fosse l’occasione per dimostrare un po’ di maturità e fare sistema. Magari qualcuno si salverà nel brevissimo periodo, ma nel medio-lungo perderemo tutti”.

A questo proposito, la proposta di Caravita è di “creare un tavolo comune per superare la bufera di queste settimane e sopravvivere nel lungo periodo. Ma purtroppo sembra che siamo tutti nemici”.

Francesco Zucco

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