La richiesta della Iata:Europa a frontiere aperte

Mantenere aperti i confini e trovare alternative alla quarantena: è la richiesta presentata dalla Iata ai governi europei per favorire la ripresa del traffico aereo.

Dopo aver reso note le previsioni ‘al ribasso’ sul recupero del traffico passeggeri, il cui ritorno ai livelli pre-Covid secondo Iata non avverrà prima del 2024, l’associazione, si legge su travelmole.com, auspica che i vertici europei inizino a lavorare insieme per aprire le frontiere ed evitare ulteriori danni a un’economia già in crisi.

Una questione di cifre
A confermare la tesi ci sono i numeri: nel 2020 il numero complessivo di passeggeri in Europa diminuirà del 60 per cento, mettendo a rischio sette milioni di posti di lavoro. Nonostante l’aumento dell’attività, ad oggi i voli in Europa sono ancora inferiori di oltre il 50 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.

“I governi e l’industria – spiega Rafael Schvartzman, regional vice president per l’Europa di Iata – devono lavorare insieme per creare un piano armonico di riapertura delle frontiere ed è fondamentale che la Commissione Europea rilasci una dichiarazione inequivocabile sull’intenzione di rinunciare agli slot orari nella stagione invernale”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana